Painite: una pietra preziosa, quasi divina

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DonGuennie (G-Empire The World of Gems - Die Welt der Edelsteine) / CC BY-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)

Painite: cos’è, dove trovarla e quanto vale, nel post a cura di Lusso Mag

Un tempo la Painite era considerata una pietra quasi divina. Nessuno l’aveva mai vista, nessuno sapeva dove trovarla, era uno dei sassi grezzi più rari al mondo che produceva una delle pietre più costose in assoluto.

Oggi, i nuovi mezzi informativi e tecnologici, consentono di estrarre e lavorare la Painite con meno difficoltà. Rimane tuttavia una gemma di elevatissimo valore e chi la trova potrà sicuramente arricchirsi.

Il suo stranissimo nome – che suona come “pain” (dolore, in inglese) – potrebbe essere legato proprio alla “fatica” di cercare e trovare un gioiello minerale come questo.

Vediamo nelle righe seguenti la storia di questa pietra rara, che entra di diritto nel novero delle pietre più preziose in assoluto. 

Painite, ieri e oggi

Le prime tracce della Painite risalgono al 1950. Durante degli scavi in Birmania, venne alla luce qualche frammento di una pietra mai vista. La lavorazione lasciò solo tre briciole di quel frammento, tuttavia erano tre gocce di luce rossa di una bellezza tale che fece subito notizia. Stranamente, però, per quasi un secolo non si è più riusciti a trovare altri pezzi di Painite, in giro per il Mondo.

Nel 2005, nelle regioni del nord della Birmania, sono state trovate ben 25 pietre.

Da queste nuove tracce si è risaliti al filone che copre buona parte di quella regione.

Oggi si sa bene dove andare a cercare, ma l’estrazione e la raffinazione di questo minerale sono ancora impegnative. E questo ne giustifica il prezzo proibitivo (tra 50.000 e 60.000 dollari a carato!).

Cosa è la Painite

Cos’è in realtà questo sasso rosso, che nella sua versione grezza sembra un pezzo di carne cotta?

La Painite è un raro minerale borato, che contiene boro, zirconio, alluminio, ossigeno, cromo e vanadio. Proprio il cromo e il vanadio regolano le sfumature che restano sempre sui toni caldi (rosso, rosso scuro, arancio bruno, granato).

Se lavorati e raffinati nel modo corretto, questi sassi diventano piccoli cristalli dalle sfumature di rosso incredibili. La loro lucentezza, e i riflessi di colore che regalano, determinano il risultato più o meno positivo di un prodotto ultimato.

La leggenda dell’anello del dolore

Fin da subito, gli esperti di medicine alternative hanno introdotto l’uso della Painite nel loro lavoro. Secondo la loro versione, la parola “pain” indica il potenziale della pietra in grado di contrastare il dolore. L’uso di questa gemma nei (costosissimi) massaggi per ricchi, apre “il chakra” e libera i dolori oppressi. Si parla sia di dolori fisici che di pesi dell’anima. L’anello del dolore, una volta rimosso, aiuta a liberare i pensieri indesiderati e dona nuova energia!

Painite in commercio

Per i pochissimi che possono permettersi la spesa, la Painite si trova sul mercato in frammenti molto piccoli e incredibilmente luminosi. Ottima da usare per anelli, alcuni tipi di ciondolo. Si può trovare incastonata in alcuni modelli di orologio, sia per uomo che per donna. 

A volte si trova soltanto nei prototipi, per via del costo esorbitante, e dunque viene usata per essere messa in mostra.

I primi frammenti di Painite e alcuni dei più recenti ritrovamenti, si trovano presso musei appositi in Svizzera (Lucerna) oppure negli Stati Uniti (California Institute of Technology, sezione gemmologica).

Il nostro post dedicato alla gemma rara della Painite, termina qui. Alla prossima con il nostro appuntamento con le gemme preziose, sempre qui su Lusso Mag!