Vini Bourgogne: cosa sono, annate pregiate, caratteristiche

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Vini Bourgogne: cosa sono, annate pregiate, caratteristiche nel post a cura di Lusso Mag

Anche chi non ha grosse conoscenze per ciò che riguarda il mondo dell’enologia sa di poter trovare nei vini Bourgogne una grande garanzia di qualità. Sono molte infatti le etichette che portano in alto e nel mondo il nome di questa particolare zona della Francia, conosciuta ormai da tutti per le sue magnifiche produzioni. 

All’attività vinicola della Borgogna, del resto, dobbiamo tantissimo. Ma quali sono le cose da sapere se si desidera approfondire la conoscenza di questo territorio?

Di seguito, tanti utili informazioni circa caratteristiche e annate sui vini Bourgogne, nel nuovo post dedicato al settore Food and Beverage a cura del nostro portale.

Vini Bourgogne: territorio e tradizione

La Borgogna si trova nella parte centro – orientale della Francia. Oltre alle zone verdi e le tradizioni, questo territorio è noto soprattutto per la produzione vitivinicola. Ad essere prodotti sono sia vini bianchi che vini rossi, di cui si fanno simbolo principalmente lo Chardonnay e il Pinot Nero

L’attività vinicola è ovviamente favorita dalla morfologia del territorio e dalla zona climatica in cui si trova, ma soprattutto da una tradizione antichissima che vede gli abitanti del posto come esperti di enologia da tempi lontani.  

Conosciamo meglio le origini del rapporto tra questa parte della Francia e la lavorazione di vino, nelle righe che seguono.

vini bourgogne

L’origine dell’attività vinicola in Borgogna

La produzione di vino è un’attività che in Borgogna viene praticata sin dall’epoca romana.

Custodi della tradizione, a cui oggi va il merito di un successo produttivo così solido e antico, sono stati i monaci: queste figure ci hanno permesso di beneficiare di alcuni dei vini più buoni della Francia

Ovviamente la produzione vinicola ha subito dei cambiamenti nel corso del tempo, venendo fortemente condizionata dagli eventi che sappiamo aver scosso la Francia in passato: pensiamo ad esempio alla Rivoluzione Francese, alla quale seguì l’esportazione di beni della nobiltà (che ai tempi includevano anche i vigneti). A seguito della famosa rivoluzione nascono i domaines, ovvero dei vigneti piccoli e distanti tra loro. Quel che ne consegue è una produzione sempre più diversificata e frutto delle caratteristiche della zona d’appartenenza.

Vediamo adesso insieme la classificazione dei vini Bourgogne.

La classificazione dei vini Bourgogne

Come funziona la classificazione dei vini Bourgogne?

È molto curioso apprendere come in questo essa differisca da quella dei vini Bordeaux, che classifica i vini attraverso le aziende che li producono.

Sul territorio della Borgogna, invece, la classificazione avviene in base al vigneto dove avviene la produzione. 

Un’importante distinzione da fare a tal proposito è quella tra Premier Cru e Grand Cru. La prima denominazione viene attribuita a circa 500 vigneti del territorio; la seconda invece viene considerata ancora più autorevole e pregiata e viene fornita solo a 33 vigneti. 

Come ci accorgiamo se un vino appartiene all’una o all’altra categoria?

Facile: dall’etichetta! Nel primo caso il nome del vigneto segue quello del villaggio.

L’etichetta Grand Cru riporta unicamente il nome del vigneto.

Alcuni dei vigneti più noti sono i seguenti: Clos de Vougeot, Bonnes Mares, Griotte-Chambertin, La Tâche e Richebourg. 

Vini Bourgogne: annate pregiate

Se prendiamo ad esempio lo Chardonnay, uno dei vini bianchi più popolari della Borgogna, sicuramente un’annata eccezionale è quella del 1989. Nel caso del Pinot Nero invece consigliamo il Bourgogne Rouge 2016, cantina Alain Michelot. 

Il nostro post dedicato ai vini pregiati, e nello specifico ai vini Bourgogne, termina qui. Alla prossima con gli approfondimenti a cura di Lusso Mag!