Corredo nuziale: la tradizione in chiave moderna

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Il matrimonio è un passo decisivo sia per la coppia che per la singola persona. Porta nella vita di ognuno dei cambiamenti radicali, tra cui forse il più importante è il cambio di abitazione. Oltre al trasloco degli effetti personali, ciò di cui si ha bisogno il più delle volte poi sono mobili, piatti, pentole e biancheria sia da letto che da bagno. 

E’ a questo punto che possiamo iniziare a parlare di corredo nuziale, per quanto si tratti di una tradizione che si sta ormai perdendo visto che le spose vogliono essere loro stesse a selezionare il servizio di piatti che accompagnerà i pasti in famiglia o a recarsi in un negozio di biancheria per scegliere le lenzuola che meglio si addicono allo stile della casa.

Storia del corredo nuziale

In origine il corredo nuziale era strettamente collegato alla dote e, insieme alla somma di denaro e alle proprietà, faceva parte dei beni che la famiglia della sposa donava al neo marito per ringraziarlo di aver accolto la figlia nella propria famiglia contribuendo così al mantenimento della stessa. 

Il corredo era considerato la parte visibile della dote che, trattandosi di biancheria e oggetti casalinghi pregiati, simboleggiava lo status sociale della sposa e metteva in mostra anche le doti di ricamo e decoro che le donne della famiglia avevano sviluppato dalla nascita. 

Per quanto riguarda le quantità, i pezzi del corredo venivano consegnati in multipli di dodici e sia la quantità che il materiale dipendeva dalle disponibilità della famiglia il cui investimento non era indifferente. Non di rado, infatti, si iniziava a comporre il corredo di nozze sin da quando la bambina era piccola, dando per scontato che prima o poi avrebbe trovato marito.

Con il tempo il corredo nuziale non è completamente svanito, ma ha cambiato sia consistenza che modalità con cui viene consegnato. Non è un più un pacchetto unico donato per le nozze, ma si compone di tanti piccoli pezzi che vengono donati nel tempo da diverse figure, acquistati dagli sposi stessi o possono anche essere inseriti nella lista nozze.

In ogni caso ad oggi, anche se alcune famiglie, in particolar modo le nonne, ci tengono a mantenere la tradizione, per lo più il corredo nuziale viene scelto dai due sposi secondo i propri gusti e le famiglie di entrambi contribuiscono economicamente all’acquisto. Altra cosa che è cambiata sono le quantità: per questioni di spazio e la facilità con cui si effettuano cambiamenti sono stati abbandonati i multipli di dodici.

Da cosa è composto un corredo nuziale

Per quanto riguarda la cucina rientrano tra le cose necessarie: le tovaglie, sia quelle per tutti i giorni che quelle eleganti per quando si hanno ospiti, i guanti da forno, le presine, le tovagliette e i panni per asciugare i piatti. 

Per il bagno invece occorrono: accappatoi, teli bagno e set di asciugamano con ospite. 

Veniamo ora alla camera da letto, nido d’amore degli sposi, per cui si ha bisogno di: diversi set di lenzuola (composti dal lenzuolo coprimaterasso, lenzuolo di sopra e federe dei cuscini), un piumone invernale, uno mezzi tempi e diversi copriletto.

Per quanto sia anacronistico chiamarlo corredo nuziale, considerata anche la tendenza alla convivenza che si sta sempre più diffondendo, sta di fatto che quando si cambia abitazione è necessaria della biancheria nuova, oltre che tantissimi altri oggetti tra elettrodomestici, piatti, pentole, le varie scelte legate all’arredo e così via, su cui i genitori, per amore delle tradizioni a loro più vicine o semplicemente dei propri figli, possono comunque decidere di contribuire.