Giardino zen: come ricrearlo

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Giardino zen: come ricrearlo nel post a cura di Lusso Mag

Avete a disposizione un’area verde e vi piacerebbe trasformarla in un ambiente rasserenante? Allora la soluzione di creare un giardino zen fa al caso vostro. Ma per poterlo fare occorre seguire una serie di linee guida, utili per raggiungere il vostro obiettivo.

Scopriamo quindi cosa fare per poter creare un giardino zen nella vostra area verde, nel nuovo post a cura di Lusso Mag e dedicato al mondo dell’Arredo e del Giardino. Bentornati sul nostro portale!

Cosa s’intende per giardino giapponese

Questa tipologia di giardino viene chiamata anche zen o Karesansui, e le sue origini sono molto antiche. Prima di tutto c’è da dire che questo tipo di giardino è assai differente dai classici giardini europei. Negli anni passati questo spazio così piacevole da ammirare, era utilizzato pure dai monaci buddisti per la meditazione.

Attualmente viene scelto per via della gradevole sensazione di pace che riesce a trasmettere, oltre alle motivazioni dal punto di vista estetico. Difatti, la sua semplicità lo rende un genere di giardino molto raffinato e insolito.

Tra l’altro il giardino giapponese si può realizzare facilmente, progettandolo per zone di varie dimensioni. In miniatura, può essere creato addirittura all’interno della propria casa. Oggi tante persone decidono di farlo per poter disporre di un punto dove poter godere di un po’ di relax, distanti dal caos cittadino. Magari uno spazio utile per poter meditare o fare yoga.

Non c’è bisogno inoltre di avere degli spazi enormi oppure di abitare necessariamente in zone di campagna. Un giardino zen si può realizzare in qualunque spazio verde, anche di dimensioni ridotte.

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Descrizione di un giardino giapponese

Un giardino in versione zen si differenzia per via di pochi ma essenziali elementi: la flora, le pietre, la sabbia e l’acqua. Questi infatti non possono mai mancare qualora decidiate di realizzare questo tipo di giardino.

L’acqua ha di solito un ruolo di rilievo, in quanto si inserisce tramite un piccolo specchio d’acqua, ornato da sassolini e dal pietriccio per le sponde. Il metodo migliore è quello di metterlo in un punto nel mezzo del giardino, così da renderlo ancora più evidente agli occhi di chi sosta nel vostro spazio esterno della casa. Alcuni preferiscono aggiungervi pure dei pesci rossi o delle karpe koi, e delle piante di tipo acquatico, come le ninfee. Queste sono comunque scelte soggettive e basate ovviamente sulle preferenze di ognuno di noi.

Per quanto riguarda il fogliame delle piante, questo deve essere ridotto. Generalmente si tratta di cespugli che presentano pochi fiori e foglie, che persistono per tutto l’anno. I fiori è meglio sceglierli in tonalità gradevolmente delicate.

Le piante che di solito si utilizzano per il giardino giapponese sono: 

  • piante asiatiche;
  • alberi appartenenti al genere delle conifere; 
  • bambù;

Il muschio preferisce un clima tipicamente umido, quindi quando si utilizza lo si fa in punti circostanti agli alberi. Con la sabbia, invece, si possono creare dei graziosi sentieri. In che modo? Lavorandola con estrema attenzione, tramite l’utilizzo del rastrello.

Infine, le rocce si adoperano per la creazione dei bordi dei piccoli laghi e delle aiuole.

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Come si ottiene una corretta conservazione del giardino zen?

Una giusta cura del giardino giapponese non è per niente pesante. Più che altro si tratta di lavori molto facili e che di solito già si effettuano in un giardino tradizionale. Inoltre, si tratta di procedure che spesso risultano essere molto soddisfacenti e allo stesso tempo distensive.

Altri accorgimenti utili riguardano l’innaffiare il giardino in modo regolare, soprattutto in quei periodi particolarmente caldi. Poi una rastrellata settimanale per ripristinare l’ordine dei sentieri.

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Il nostro post dedicato al giardino zen, termina qui. Alla prossima con gli approfondimenti a cura del nostro portale!