Tommy Hilfiger: biografia dello stilista americano

0
4419
tommy hilfiger stilista
Tommy Hilfiger / CC BY-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)

La biografia dello stilista americano Tommy Hilfiger, oggi su Lusso Mag

Thomas Jacob Hilfiger, conosciuto da chiunque come Tommy Hilfiger, nasce nel 1951 in un piccolo paese della periferia di New York, Elmira.

La sua carriera da stilista inizia subito dopo il diploma, lavorando nelle filiali dei grandi magazzini di New York, a Elmira. Disegnava capi su misura per i suoi clienti, soprattutto jeans.

In breve tempo, a soli 18 anni, aprì un negozio tutto suo in centro chiamato People’s Place, purtroppo la concorrenza con i grandi magazzini era spietata e il negozio fu costretto a chiudere. 

Sin dall’inizio per Tommy Hilfiger fu difficile crearsi un nome nel mercato della moda. Continuò a creare i suoi capi e ricevette anche molte proposte di lavoro importanti da brand già affermati, come Calvin Klein, ma le rifiutò tutte per realizzare il suo sogno da imprenditore: creare il suo brand.

Nel 1985 il marchio era ancora pressoché sconosciuto ma Tommy aveva già intuito l’importanza della pubblicità. Così investì 160 mila dollari per realizzare la campagna pubblicitaria con una delle star del marketing dell’epoca, George Lois, il quale realizza un advertising rimasto iconico nell’ambito pubblicitario. Così come si legge su Pop Up,  un magazine online di marketing nel quale parla delle sue strategie dell’epoca, un semplice cartellone realizzato a Times Square che raffigurava un indovinello, fu esposto il quale recitava:

“I quattro grandi stilisti americani per la moda uomo sono: R__L__, P__E__, C__K__ e T__H__”.

Facilmente tutti riuscivano a riconoscere i primi tre: Ralph Lauren, Perry Ellis e Calvin Klein. L’ultimo era Tommy Hilfiger, in basso:

“Questo è il logo del meno conosciuto dei quattro”.  

Da quel momento Tommy Hilfiger realizzò la sua prima sfilata e divenne uno stilista americano di successo.

pubblicità tommy hilfiger

Lo stile di Tommy Hilfiger

Lo stile di Tommy Hilfiger riesce a combinare il casual al raffinato. Il punto di forza delle sue collezioni sono i colori rosso, bianco e blu e l’irrinunciabile stile preppy.

Lo stile preppy: cos’è?

Il termine “preppy” è in realtà un’abbreviazione di “preparatory school”. Riprende lo stile degli studenti dei più prestigiosi college americani, il look dei ragazzi ricchi e altolocati. Tommy Hilfiger ha da sempre amato questo stile e lo ripropone tutt’ora, stando al passo con i tempi.

stile preppy tommy hilfiger
Fonte: Tommy Hilfiger

Lo stile pop

Negli anni ’90 introduce un tocco pop ai suoi look, senza mai rinunciare all’uso dei tre colori simbolo del marchio il rosso, il bianco e il blu.

Molte star iniziano a indossare i suoi abiti così da rendere lo stilista sempre più celebre. Modelle famose come Kate Moss e Naomi Campbell, famose cantanti Aaliyah, Britney Spears e le Destiny’s Child. Nel 1994 Snoop Dogg si esibisce indossando una maglia dai colori rosso, bianco e blu e l’iconica scritta <TOMMY>.

tommy hilfiger

Tommy Hilfiger oggi

Negli ultimi anni lo stilista ha dovuto affrontare nuovamente le difficoltà del settore e non riuscendo più a vendere come un tempo, ha dovuto stipulare diverse collaborazioni che hanno aiutato a rinnovare lo stile del marchio e ad avvicinare un pubblico più giovane.

Ha inaugurato un nuovo modo di lavorare nel mercato del fashion attraverso le sfilate #TommyNow il cui motto è “see now, buy now”. Infatti, lo stilista ha come obbiettivo quello di rendere i suoi prodotti fruibili al cliente nel momento stesso in cui lasciano le passerelle.

Dall’autunno-inverno 2016 alla primavera-estate 2018 ha realizzato quattro collezioni con la supermodella Gigi Hadid, che ha aiutato il brand a superare la crisi e ad attirare un esercito di giovani fan.

Nella primavera del 2019 ha realizzato due drop. Il primo con Zendaya, attrice, cantante e ballerina statunitense. Il secondo con Lewis Hamilton, cinque volte campione del mondo di Formula 1.

tommy hilfiger logo

Il nostro post dedicato alla storia di Tommy Hilfiger termina qui. Alla prossima con LussoMag.