Pizza allo champagne: classe e gusto made in Italy a Parigi

0
1990
pizza allo champagne

Pizza allo champagne: classe e gusto made in Italy a Parigi

Se volete concedervi un lusso unico al mondo, ordinate una pizza allo champagne. E ordinatela a Parigi, dove è nata e dove sta diventando la moda del momento. Non sarà un capriccio da poco, perché i costi sono elevati ma è anche un’esperienza che capita una volta nella vita e potrete dire di aver assaggiato davvero qualcosa di incredibilmente originale. Inutile dire che l’idea è venuta a un genio italiano, anzi per l’esattezza napoletano. Ma se state pensando che sia logico che un napoletano inventi una pizza, vi sbagliate di grosso.

La pizza è napoletana, ma la pizza allo champagne è un mix di italianità unito al lusso francese, che solo lo champagne sa dare. Scopri di più su questa nuova ricetta, continuando a leggere questo post!

pizza allo champagne

Un tocco di lusso nella tradizione antica

Protagonista di tutto è Gennaro Nasti, “chef-pizzaiolo” come si definisce da sé. Gennaro è un tipo dinamico, che non sta mai fermo in un posto solo. E contrariamente a quanto si possa pensare non è figlio d’arte, non ha mai avuto a che fare con la pizza prima di decidere di intraprendere questo mestiere. Ha fatto una gavetta lunga… tra la sua Napoli, la Spagna, gli Stati Uniti e infine Parigi, dove ha aperto prima una pizzeria tipica italiana e poi il ristorante Bijou.

Amante delle sperimentazioni, nel suo ristorante Nasti ne ha tentate parecchie. L’ultima in ordine di tempo? Sostituire l’acqua dell’impasto per pizza con lo champagne! Un’idea nata per caso, in un pomeriggio di noia nel suo laboratorio. Il risultato è stato incredibile ma è arrivato dopo decine di tentativi. Perché lo champagne con la solita farina per la pizza non si sposava per niente ed ecco la sfida da vincere. Ma Gennaro non si è tirato indietro.

Una ricerca che diventa un successo

Dopo una serie di tentativi e di incroci poco efficaci, Gennaro ha trovato la soluzione migliore: farina di grano duro e champagne. La composizione stessa della farina consentiva un rapido assorbimento dell’alcol e la pasta non diventava né troppo dura né molle, ma della giusta compattezza per essere infornata. 

Il successo non è arrivato subito, ma col passaparola. E oggi c’è la fila, ogni sera, perché la gente vuole assaggiare la pizza allo champagne condita al tartufo e stracciatella, una delle tante ricette con cui si può gustare questo impasto unico.

Per scoprire le altre, dovrete venire da Bijou e farvi servire da Gennaro in persona. Ma questo non è più l’unico locale specializzato nella pizza allo champagne. A Parigi la moda si sta diffondendo rapidamente e a Napoli c’è già una pizzeria che sta imparando l’arte (“da Mammina”).

Perché gustare questa pizza da Bijou

Nonostante le imitazioni e i successi paralleli, il consiglio è di gustare questa pizza nel luogo in cui è nata. Ovvero al ristorante di Nasti, il Bijou di Parigi. I prezzi, come detto, sono elevati – si parla di 30 o 40 Euro a piatto, e non solo per la pizza allo champagne. Qui una pizza Marinara costa 20 Euro, una classica Margherita anche 18 Euro! Ma lo chef non si giustifica, perché quei prezzi sono tutti validi considerando che utilizza prodotti genuini e di giornata recuperati nei posti di produzione: pesce appena pescato, funghi appena colti, tartufi freschissimi, formaggi usciti direttamente dalle fattorie e … ovviamente Champagne di primissima qualità!

Il nostro post dedicato alla pizza allo champagne di Gennaro Nasti termina qui. Alla prossima con il mondo luxury di Lusso Mag!