Come prendersi cura di un anziano

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prendersi cura di un anziano

Doversi occupare di una persona anziana, non autosufficiente o disabile grave, è un impegno molto oneroso, che si faccia per necessità o per scelta e tutto l’affetto, il coinvolgimento emotivo, la buona volontà possono non essere abbastanza per garantire un’assistenza adeguata. Per questo motivo lo Stato ha disposto in sostegno del caregiver  (così viene definita la figura che si occupa di un familiare anziano) una serie di misure e agevolazioni che lo aiutino in questo compito. Si tratta di aiuti di natura economica, sia con erogazione di denaro che con detrazioni fiscali, o di concessioni di tempo che l’assistente dovrà dedicare al suo congiunto bisognoso, come, ad esempio i congedi dal lavoro retribuiti.

Vediamo qui nella categoria Consigli di Lusso Mag come prendersi cura di un anziano e a quali diritti abbiamo accesso.

Indennità di accompagnamento

L’assegno di indennità di accompagnamento viene devoluto a tutte le persone anziane che abbiano un’invalidità pari al 100%. La cifra si aggira intorno ai 522 Euro al mese, per dodici mensilità. Principalmente ha lo scopo di alleggerire la famiglia o l’assistente familiare dall’impegno economico per le spese sostenute nel doversi prendere cura del parente malato.

Bonus fiscali e agevolazioni

Sempre sul fronte economico, l’assistenza di un anziano dà diritto ad alcune detrazioni fiscali e a dei bonus. Ad esempio, in caso si voglia assumere un o una badante, la detrazione fiscale in fase di denuncia dei redditi è pari al 19% dello stipendio della persona assunta. Si possono detrarre dalle imposte anche le spese di assistenza (massimo 100 Euro per chi ha il reddito annuo pari o inferiore a 40.000 Euro) e l’acquisto di farmaci sempre in misura del 19%. Sono previste anche detrazioni fiscali per l’acquisto di particolari attrezzatura per disabili come carrozzine, poltrone apposite, deambulatori, busti e apparecchi di contenimento per fratture e ernie.

Altri sgravi fiscali vengono concessi a chi interviene con lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria sulla propria abitazione o sul palazzo condominiale. Questi interventi devono riguardare soprattutto l’abbattimento di barriere architettoniche, come scivoli o montascale o l’adeguamento di  ingressi e ascensori che permettano un più agevole accesso e transito della sedia a rotelle.

Tre giorni di congedo al mese

Gli aiuti dello Stato per il caregiver non sono solo in denaro. L’assistenza familiare che si prende cura di un anziano soggetto alla Legge 104/92 ha diritto a usufruire a tre giorni al mese di permesso per assentarsi dal lavoro che gli verranno comunque pagati, in quanto coperti dai contribui. I requisiti per potersi avvalere di questa agevolazione prevedono che l’anziano assistito sia convivente dell’assistente, sia un congiunto entro il terzo grado di parentela e abbia più di 65 anni.

Se il soggetto che fa domanda del permesso è un dipendente della Pubblica Amministrazione, questi dovrà richiedere il congedo con un certo anticipo, in modo da non lasciare scoperta la sua mansione  e da garantire che il servizio pubblico venga comunque mantenuto.

Due anni di congedo

Se l’handicap dell’anziano è talmente grave da doversi ritenere necessaria un’assistenza più assidua e accurata, un lavoratore dipendente, sia nel pubblico impiego che nel settore privato, ha diritto di richiedere due anni di congedo dal lavoro. In questo caso la gravità della disabilità deve essere certificata da un medico e/o da una commissione competente. Questa facoltà, al contrario dei tre giorni di congedo mensili, è riservata solo per il coniuge, il fratello o la sorella, i figli dell’assistito.

Pensione anticipata

Un’altra agevolazione che può rendere mena gravosa la vita di un lavoratore o di una lavoratrice, che deve anche occuparsi della cura e dell’assistenza di un parente anziano, è la possibilità di anticipare il proprio pensionamento. A patto di aver maturato almeno venti anni di contribuzione, ci si può avvalere dell’Ape Social, un’iniziativa dell’INPS che permette di andare in pensione a 63 anni anziché a 67. L’assegno pensionistico mensile sarà pari al 100% di quanto previsto, ma mai superiore ai 1.500 Euro lordi (all’incirca 1.250 netti). Per l’indennità di pensione regolare si dovrà aspettare di aver raggiunto l’età di 67 anni.

Progetto HCP

Il progetto dell’INPS, denominato Home Care Premuim e conosciuto anche con l’acronimo HCP, prevede, fra le altre cose, due ulteriori forme di agevolazione per la persona non autosufficiente e anziana: un contributo economico o un servizio di assistenza. Nel primo caso si tratta di una somma di denaro con la quale l’anziano può assumere un assistente familiare; nel secondo, si tratta di vera e propria assistenza domiciliare fornita da operatori specializzati, inviati da enti pubblici competenti.

È importante tener conto che questo bando emesso dall’INPS esce ogni 2 anni. Per aderirvi, è necessario, quindi, aggiornarsi spesso, monitorando il sito dell’istituto.