BMW: storia del marchio tedesco di automobili

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BMW: storia del marchio tedesco di automobili, in questo post a cura di Lusso Mag

La fabbrica di motori bavarese, Bayerische Motoren Werke, traducibile in italiano come “Fabbrica Bavarese di Motori (di cui l’acronimo BMW), non doveva essere il motore di lusso delle auto di tutto il mondo. Quando fu fondata nel 1917 costruiva solo elementi di motori per aerei ed era già allora all’avanguardia, per l’epoca, in questo.

Oggi è quasi impossibile associare questa sigla, BMW, a un aereo. Quelle tre lettere sono sinonimo di bellezza, ricchezza, linee eleganti e velocità sicura e controllata. In poche parole, un simbolo del lusso. Una insuperabile auto dei nostri tempi.

Oggi BMW è una holding potentissima che controlla anche marchi storici dell’automotive, come Rolls Royce, che è divenuta negli anni sinonimo di qualità costruttiva e modernità tecnologica e ingegneristica dei suoi modelli.

In questo post ricostruiamo la storia di BMW, uno dei marchi storici dell’automotive mondiale, icona del lusso e della ricchezza made in Germany.

Storia di una grande sigla: BMW

La BMW nacque nel 1917 in Baviera, Germania. Il suo scopo era quello di battere in volata la Daimler nell’invenzione di un motore per aerei caccia nuovo, moderno, velocissimo. Una potente macchina da guerra, insomma. Al termine della I Guerra Mondiale, però, dopo la pesante sconfitta della Germania e la soppressione del suo esercito, i motori per aerei militari non servivano più. 

Dopo un primo periodo di crisi la BMW decise di “reinventarsi” e, affidandosi a un manager italiano, Camillo Castiglioni, iniziò a produrre motori per automobili. E in seguito anche carrozzeria. Tra gli anni Trenta e i Quaranta del secolo scorso, l’azienda si distinse nella produzione di motori per auto e per moto. Con il secondo conflitto mondiale tornò a produrre motori per aerei ma a fine guerra ne uscì devastata dai debiti e costretta quasi al fallimento. Quasi, perchè come sempre, i tedeschi non si arrendono mai. E così il marchio BMW non si arrese all’austerity di quei tempi, ma anzi decise di ripartire con slancio, in perfetto stile tedesco.

motore bmw 1917
Bergfalke2 / CC BY-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)

La BMW nei tempi moderni

Ed ecco che la salvezza arrivò nel 1954 quando la disastrata BMW acquistò i diritti di produzione di una piccola utilitaria di design italiano. Il successo di questo modello, la Isetta, rilanciò la competenza della fabbrica tedesca sul mercato europeo. La ripresa avvenne nel corso dei vent’anni successivi fino all’acquisizione dell’azienda automobilistica Glas e l’inizio della produzione di auto sportive, che si contraddistinguono per il lusso e la velocità, ma anche dal design raffinato, che man mano si fa strada.

Inizia l’era delle berlinette M1, delle più moderne M3, delle sperimentazioni di nuovi motori potenti, delle prime gare e dei successi in Formula 1.

BMW modello M1
Olli1800 / CC BY-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)

Alla fine del XX secolo la BMW non è più solo un’azienda automobilistica ma un marchio di auto sportive di lusso che si impone in tutto il mondo. Negli anni Ottanta debutta la Z1, negli anni Novanta la 850i.

Prima del Duemila, la casa automobilistica ha già cominciato la conquista delle auto da città con la produzione dei primi SUV, nuova moda in fatto di auto proveniente dagli States e che pian piano prende piede anche da noi. Inoltre BMW è impegnata oggi nell’ideazione di motori a basso impatto ambientale, coniugando così il piacere della guida sportiva al rispetto dell’ambiente e una riduzione dei gas inquinanti, vero e grande problema dell’uomo moderno.

Ma non solo automobili, poiché BMW produce anche motoveicoli con la denominazione di BMW Motorrad. Neanche a dirlo, anche i veicoli a due ruote godono di un’ottima fama per quanto riguarda prestazioni e design.

Ad oggi il brand BMW vende ogni anno milioni di modelli, divenendo uno dei marchi di auto più venduti al mondo.

Le BMW che hanno fatto la storia

La BMW ha saputo fin da subito unire l’efficienza tecnica tedesca con la bellezza del miglior design, soprattutto quello italiano.

La caratteristica base è il motore L6, internamente, e all’esterno la calandra con mascherina frontale a doppio rene, i fari anteriori “a occhi d’angelo” e il “muso a squalo” tipico dell’ultimo trentennio. Ma fin dalle origini ogni auto BMW è stata un simbolo che ha fatto la storia del settore dell’automotive mondiale.

Guardando ai modelli iconici a marchio BMW, come non ricordare la Sedan Cabriolet 326 degli anni Trenta, la Coupé 327 del 1945, la Isetta degli anni Cinquanta?

E ancora: le 1500 Saloon del 1962, le Classi E del ventennio successivo, Z1 Roadster (1990), E53 X5 SUV (1999), fino alla F25 X3 Crossover SUV del 2011.

Le più recenti novità della casa sono infine la Serie 2, le X6 e i modelli i4.

nuovo modello bmw

Il nostro post alla scoperta di uno dei marchi di auto tedesche più conosciuti al mondo, termina qui. Alla prossima con il mondo del Lusso, a cura del nostro portale.