Il Salento è una meta per le vacanze tanto desiderata non solo da chi cerca solo svago e relax, ma anche dagli sportivi che, in maniera particolare, non rinunciano alla loro passione per il golf nemmeno nei giorni di riposo.
Il golf in Salento
Il luogo perfetto per gli appassionati del golf, sport di nicchia rilassante e appassionante, è Acaya che coniuga storia, natura e sport: in questo piccola ma pittoresca frazione di Vernole, a 10 km da Lecce, sorge uno dei più campi da golf più belli d’Italia.
Il campo da golf, parte integrante dell’Acaya Resort & SPA, è stato progettato dallo Studio Statunitense Hurdzan-Fry: consta di 18 buche e ben 66 postazioni ed è stato plasmato attorno al bellissimo paesaggio circostante, ma ideato, in maniera tale da permettere al giocatore di esibirsi utilizzando tutte le 14 mazze a disposizione.
Il campo da golf di Acaya si presenta come un vero gioiello con l’erba bermuda americano che ammanta la zona del fairways, tanto che la palla colpita sembra quasi fluttuare sul manto erboso.
La bellezza di questo campo, costeggiato da alte feluche smosse dai tiepidi venti che soffiano a queste latitudini, sta anche nei corsi d’acqua che lo punteggiano, con numerose cascate che costituiscono ostacoli da superare dai golfisti più abili.
Se si pensa che il campo da golf di Acaya sia adatto solo ai giocatori più esperti si sbaglia: anche semplici dilettanti e giocatori amatoriali possono praticare il loro sport preferito su questo prato verde assolutamente di livello internazionale, con l’ausilio di maestri esperti nel settore golfistico, dopo aver magari trascorso una giornata nel centro storico di Acaya oppure alla scoperta delle numerose bellezze paesaggistiche circostanti.
Una visita ad Acaya e all’oasi WWF
La notorietà di Acaya è legata non solo alla possibilità di giocare a golf nel cuore di questa calda terra pugliese, ma soprattutto al suo essere uno dei pochissimi esempi di cittadella fortificata rinascimentale di tutto il Sud Italia.
Le mura che abbracciano il borgo assieme al fossato, con tanto di camminamento di ronda dove in passato erano di guardia le sentinelle, sfociano in tre bastioni e nel castello cinquecentesco: sono visitabili le scuderie, il frantoio ipogeo e l’ampio cortile.
Per visitare la Chiesa della Madonna della Neve, risalente al XVI secolo, bisogna oltrepassare la Porta di Sant’Oronzo eretta in pietra leccese proprio come la statua dello stesso Santo che si erge sopra il portale.
Tra una partita a golf e una visita al borgo di Acaya, non si può tralasciare di visitare la splendida Oasi Le Cesine distante solamente 5 km: quella che oggi è una riserva naturale gestita niente meno che dal WWF, era un tempo una zona paludosa.
Il visitatore che si appresta a visitare l’oasi si ritrova davanti a dune costiere che limitano la bellissima spiaggia, a boschi di lecceti e ad una macchia mediterranea profumatissima fatta di lentisco, rosmarino e ginepro.
L’aspetto più affascinante dell’Oasi è l’avifauna che popola le aree palustri del Pantano Grande e del Pantano Piccolo: non è difficile ammirare uccelli acquatici quali piro piro, germano reale, l’airone rosso e bianco.