Diamanti De Beers: la storia del marchio più famoso al mondo nel post di Lusso Mag
Benvenuti su Lusso Mag, il sito dedicato al lusso in tutte le sue forme. Per l’argomento di oggi vi parliamo di gioielli, forse la forma di lusso più iconica al mondo. E cosa c’è di più iconico dei diamanti De Beers per suggellare il proprio amore con un gioiello?
Infatti, uno dei più importanti marchi di gioielleria al mondo è sicuramente la De Beers Diamanti. Un’azienda che oggi è frutto di un’evoluzione lunga e complicata, che ha visto guerre di affari e di imprese ricomporsi in una società che oggi fattura oltre 7 miliardi annui.
La storia di questo marchio di gioielli è relativamente giovane ed è legata ad un nome che – per gli storici – dice moltissimo: quello di Cecil Rhodes, imprenditore britannico a cui fu intitolato un intero stato africano (la Rhodesia, oggi tornata al vecchio nome di Zimbabwe).
Ma vediamo nelle righe che seguono l’evoluzione e la storia di questo marchio.
De Beers, nome di minatori divenuti un mito
Quando Cecil Rhodes andò in Sudafrica nel 1871, intendeva soltanto arricchirsi con le sue pompe idrauliche che aiutavano i minatori nei loro scavi alla ricerca di pietre preziose. Contagiato dall’euforia dei cercatori, anche lui si mise a scavare sperando di fare ulteriore fortuna. E quando in una miniera della regione del Kimberley trovò un diamante da 83 carati, decise di cambiare totalmente la propria vita.
Con i proventi della vendita delle sue pompe e di quel diamante, Rhodes comprò tutti i terreni sui quali lavoravano i minatori membri della famiglia De Beers e utilizzò proprio il loro nome per avviare la nuova azienda mineraria.
Purtroppo, però, i De Beers diedero soltanto il nome al mito, per il resto rimasero anonimi e senza voce in capitolo nella nostra storia.
L’azienda De Beers invece, con la mano sapiente di Rhodes e del suo socio Barney Barnato, cresceva sempre più, tanto da affermarsi nel mondo in pochi anni.
Il successo in Europa dei diamanti De Beers
Un accordo con i potenti consorzi minerari di Londra permise alla neonata De Beers di espandersi e di assorbire nuove compagnie minori, e di vendere diamanti in modo continuo, superando i problemi interni, come ad esempio le Guerre Boere del Sudafrica.
Nel 1902, un’azienda rivale – la Premier Mines – cominciò a togliere clientela alla De Beers, arricchendo l’imprenditore locale Ernest Oppenheimer.
Quando questi divenne talmente potente da potersi permettere accordi, abbandonò la Premier e si alleò con la De Beers, conducendola al successo in Africa e in Europa. Oggi la compagnia e le sue derivate sono gestite dagli eredi di Oppenheimer.
L’azienda De Beers oggi
Ancora oggi la De Beers ha sede legale in Sudafrica, a Johannesburg, dove continua l’estrazione e lavorazione dei diamanti De Beers.
Con i cambiamenti politici importanti che ha vissuto la nazione africana, l’azienda ha dovuto scendere più volte a patti con chi governa in questi anni, per poter continuare a lavorare senza problemi. Di fatto oggi è uno dei primi motori economici sudafricani.
L’azienda De Beers è presente oggi – con le miniere o con i propri uffici e negozi – in 25 Paesi del mondo e utilizza miniere di mezza Africa meridionale.
Infatti l’estrazione mineraria è avviata in Botswana, Namibia, Sudafrica e Tanzania.
Nel Botswana l’estrazione avviene grazie all’azienda Debswana, che non è altro che una Joint Venture sviluppata col governo. In Namibia invece con l’impresa Namdeb, anch’essa joint venture. Anche in Tanzania invece l’estrazione delle pietre preziose avviene in associazione con il governo, dove il 75% è di proprietà della De Beers. In Sudafrica infine l’attività è svolta con la De Beers Consolidated Mines.
Non solo Africa: infatti dal 2007 la De Beers ha aperto la sua prima miniera in Canada (chiamata Snap Lake), sita nei Territori del Nord-Ovest.
La proprietà totale è della De Beers Investments, mentre la De Beers Societe Anonyme (DBSA) controlla tutte le derivate nel mondo.
Il lavoro di questa azienda prevede l’estrazione (solo da grandi miniere), la lavorazione e la diffusione del prodotto nel mondo.
L’azienda dà oggi lavoro a oltre 25.000 persone e contribuisce alla diffusione di rari pezzi di gioielleria.
Il suo record?
Il Millennium Star, un diamante gigante da 203 carati!
Il nostro post dedicato ai diamanti De Beers e al brand più iconico nel mondo dei gioielli, termina qui. Alla prossima con il mondo luxury di Lusso Mag!