Le migliori annate dei vini di Borgogna degli ultimi 10 anni

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vino bordeaux

La Borgogna è una delle regioni vinicole più importanti al mondo e da lì provengono vini estremamente raffinati e pregiati, il cui valore sta aumentando costantemente negli ultimi anni. Qui vengono prodotti alcuni dei migliori vini rossi Pinot Noir e bianchi Chardonnay. Ma la Borgogna è anche un territorio molto particolare, in cui ogni annata fa storia a sé per via delle condizioni climatiche mutevoli ed imprevedibili. 

Per potersi muovere in questo immenso universo composto da 7 sotto-regioni (Chablis, Côte d’Or, Côte de Nuits, Côte de Beaune, Côte Chalonnaise, Mâconnais e Beaujolais) decine di villaggi e domaines (le cantine), oltre 100 vini riconosciuti con denominazione di origine controllata e 1,4 milioni di ettolitri di vino prodotti all’anno, una bussola fondamentale è dunque quella delle annate. Conoscere quali sono le annate giuste da acquistare permette di districarsi tra vini immortali e bottiglie mediocri.

La popolarità dei vini di Borgogna inizia con l’annata eccezionale del 1865, la prima ricordata negli annali che poi si sono riempiti di tante date importanti e memorabili con vini che hanno saputo esprimere appieno il loro potenziale anche dopo 40-50 anni in bottiglia. L’ultimo decennio è stato tra i più positivi della storia enologica della Borgogna con vini sempre di altissimo livello che hanno toccato delle vette fantastiche in alcune annate particolari che andiamo a descrivere a continuazione. 

Il 2010 viene ricordato per una vendemmia segnata da molti imprevisti climatici ma che ha saputo regalare grandi risultati sia per i vini bianchi di Borgogna ed in particolare della Côte de Beaune, che per i vini rossi più giovani della Cote de Nuits, considerati i migliori dell’ultimo decennio per finezza, eleganza e aromi nitidi e particolarmente intensi. Tra le bottiglie da provare segnaliamo i bianchi di Dominique Lafon.

In Borgogna non sono rari eventi atmosferici intensi come le grandinate. Una grandinata particolarmente violenta e improvvisa ha colpito la regione nell’estate del 2014, ma questo non ha impedito ai produttori locali come Domaine Arnaud Ente e Domaine René et Vincent Dauvissat di creare grandissimi vini bianchi Chardonnay e Chablis. 

Il 2015 è invece stata un’annata eccezionale per i vini rossi, Pinot Nero fra tutti, mentre l’alternanza è poi continuata nel 2016, che ha visto primeggiare i vini bianchi con degli Chablis Premier Cru indimenticabili come quelli prodotti dal Domaine Louis Michel, e poi nel 2018, quando a farla da padrone sono stati di nuovo i rossi, in un’annata che in ogni caso in Borgogna in generale viene ricordata come storica sia per quantità che per qualità della produzione. 

Anche la recente vendemmia del 2019 passerà alle cronache come eccezionale per quasi tutte le principali cantine della Borgogna come Domaine Jean Claude Rateau, Domaine Faiveley, Domaine Anne Gros e Domaine Robert Groffier Père et Fils. Si sono registrati eccellenti risultati sul fronte dei rossi Pinot Noir, con la nascita di vini eleganti e dotati di tannini morbidi, ma anche per i vini rossi Gamay, leggeri e freschi, e per i bianchi, tra tutti gli spumanti Crémant de Bourgogne ed i vini Chardonnay in cui spiccano in particolare gli aromi di agrumi. Va in ogni caso sempre tenuto conto che ogni produttore ha uno stile differente per cui ogni anno possono nascere vini dal carattere estremamente diverso.

Il modo migliore per addentrarsi in questo universo di vini è attraverso Svino, enoteca online specializzata proprio nei vini di Borgogna che propone un catalogo di oltre 200 etichette delle migliori annate del decennio e che permette ai consumatori di spaziare dalle cantine più celebri e rinomate a produttori di nicchia da andare a scoprire grazie a schede tecniche dettagliate e consigli per gli abbinamenti.