Ostriche: le più costose al mondo, nel post a cura di Lusso Mag
Nonostante l’aspetto esteriormente poco attraente, l’ostrica è una vera e propria regina delle acque, con un sapore unico al mondo e che conquista il palato di milioni di persone. Le ostriche sono generalmente molto costose, ma solo tre varietà superano le altre in quanto a prezzo (e ovviamente gusto) e, solo una detiene il primato di ostrica più cara al mondo.
Vi sveliamo tutto nelle prossime righe, in quanto vedremo le tre varietà di ostriche più costose al mondo e anche alcuni consigli utili su come mangiarle. Bentornati su Lusso Mag, per il nostro consueto appuntamento dedicato al Food & Beverage!
Indice dei Contenuti
Ostriche Belon, un tesoro francese
Quando si parla di ostriche, la fama della madreperla piatta, conosciuta come Ostrica Da Riec-sur-Belon, spicca tra tutte. Questa varietà di ostrica ha radici antiche e fu portata in Francia dagli antichi romani, conquistando un successo senza tempo, che persiste fino ai giorni nostri. Non sorprende quindi che la Francia sia il principale produttore mondiale di questo mollusco.
L’Ostrica Belon incanta il palato con la sua delicatezza salmastra, svelando note sottili di sottobosco e regalando un gusto persistente, che dura nel tempo.
Ostrica di Bluff dalla Nuova Zelanda
Chiunque abbia avuto l’opportunità di assaggiare l’Ostrica di Bluff ne elogia incredibilmente le sue virtù a tavola. Spesso viene consumata cruda, accompagnata solo da qualche spruzzo di succo di limone o, al massimo, di tabasco.
Nonostante la sua apparenza comune, questa ostrica appartiene a una varietà tra le più rare e ambite al mondo. Prende il nome dalla località marittima neozelandese di Bluff, ma non è affatto una finzione. Provare per credere!
Ostrica di Coffin Bay, la varietà più costosa al mondo
Questa varietà di ostrica, rara e preziosa, proviene dall’Australia ed è così ammirata che ogni singolo esemplare può costare fino a 100 dollari!
Le ostriche di Coffin Bay sono celebri in tutto il paese, con ristoranti che le offrono ai visitatori curiosi di assaggiare questo gustoso (e afrodisiaco) alimento. Non possiamo fare a meno di notare che un tempo queste ostriche erano considerate il cibo dei meno fortunati, almeno fino al XIX secolo.
Come si gustano le ostriche?
Le ostriche dovrebbero essere consumate esclusivamente in ristoranti di fiducia poiché, essendo molluschi, filtrano l’acqua marina e si nutrono di detriti e batteri, che potrebbero risultare dannosi per gli esseri umani.
Prima di essere degustate, le ostriche richiedono un periodo di “maturazione” di alcuni giorni. Non si tratta di un vero affinamento, poiché avviene nell’acqua, ma dobbiamo tenere a mente che sono creature vive. Dopo il trasporto, le ostriche devono essere lasciate a riposo per un giorno intero nella loro confezione e mantenute ad una temperatura compresa tra 2 e 8 °C. Successivamente, vengono estratte dalle cassette e disposte con la parte concava del guscio rivolta verso il basso, sempre mantenute al freddo, magari nel ghiaccio. L’ostrica non va inghiottita interamente ma si gusta direttamente dal guscio, ma solo dopo averla separata dallo stesso.
Se vuoi gustarle, il periodo migliore per assaporarle è durante i mesi freddi, nello specifico da settembre ad aprile. Infatti, sono parte integrante di molte cene natalizie e cenoni di Capodanno.
Conclusioni
Per concludere il nostro approfondimento sulle ostriche più costose al mondo, possiamo dunque affermare che queste sono creature affascinanti, oltre che squisite a tavola.
Tra le varietà più costose e pregiate al mondo, le ostriche Belon e di Bluff sono meraviglie gustative che solleticano il palato degli intenditori, anche se solo le ostriche di Coffin Bay si aggiudicano il primo posto di questa speciale classifica.
Alla prossima con gli approfondimenti culinari a cura di Lusso Mag!